C: Artista musicale o gruppo preferito?
M: Una vasta gamma, da Pavarotti ad Adele, fino alla musica greca.
C: Un cocktail?
M: Più probabilmente champagne rispetto a un cocktail.
C: Passiamo al design…Minimalismo o Massimalismo?
M: Descriverei il nostro stile di design come “Massimalismo Minimalista”, l’equilibrio tra i due estremi che varia a seconda del progetto, dello spazio particolare e del contesto.
C: Il maestro o i maestri del design che ti hanno reso chi sei oggi?
M: Giò Ponti è per me una grande ispirazione. Architetto, designer, insegnante e, soprattutto, sostenitore del potere del design che influenza le nostre vite.
C: Architettura o Monumento preferito?
M: Ne ho molte preferite ma se posso sceglierne solo una, direi la Villa di Palladio sul fiume Brenta in Veneto. Tutto sembra in perfetta armonia: l'architettura maestosa, il paesaggio e la luce.
"come designer di prodotti per l'illuminazione, ho l'opportunità di creare illuminazione decorativa, che è, per me, una grande esperienza."
C: Cosa vuol dire progettare un prodotto di illuminazione?
M: In tutto il mio lavoro da interior designer, ho sempre dato grande valore allo schema illuminotecnico, ma si trattava principalmente di illuminazione architettonica.
Ora, come designer di prodotti per l'illuminazione, ho l'opportunità di creare illuminazione decorativa, che è, per me, una grande esperienza.
C: Com’è stato e com’è lavorare con Contardi?
M: È una felice unione di valori di design condivisi. Entrambi crediamo nell’artigianato, nell’attenzione ai dettagli e nell’uso di materiali pregiati per creare prodotti di altissima qualità che resisteranno alla prova del tempo.
C: Com’è nata la collezione? Cosa ti ha ispirato?
A: Il mio obiettivo è creare un design unico che possa fondersi in diversi stili interni.
La forma si ispira ai setacci, un oggetto eclettico che si trova in diverse culture e diversi settori: dall'Africa al Giappone o dalla campagna naturale ai laboratori tecnologici.
C: Tre parole con cui descriveresti il tuo prodotto per Contardi.
A: Semplicità, precisione, raffinatezza.
C: Come sarà la luce nel futuro?
M: Credo che il settore illuminotecnico dovrà risolvere un problema che è derivato dai LED.
Sebbene siano indiscutibilmente una soluzione per ridurre il consumo di elettricità e siano stati un catalizzatore per nuove forme scultoree nella progettazione illuminotecnica, molte luci vengono ora prodotte con LED integrati e quindi devono essere scartate quando la vita dei LED è finita. Quindi, un problema ambientale è stato sostituito da un altro.
Sono sicura che in futuro l'industria risolverà questo problema e scoprirà come progettare un'illuminazione bella e artistica in cui i LED possono essere sostituiti.