Chatting with... Studiopepe

C: Artista musicale o gruppo preferito?

C: Florence and the machine e Joy division
A: Lou Reed e Pink Floyd

C: Un cocktail?

C: Pimm’s
A: Ugo

C: Passiamo al design…Minimalismo o Massimalismo?

C & A: Nessuno dei due incarna un nostro ideale. Crediamo che la semplicità nelle forme unite a materiali interessanti siano la direzione che più ci rispecchia. Ci piace muoverci in equilibrio tra questi due mondi.

C: Il maestro o i maestri del design che vi hanno reso chi siete oggi?

C & A: Tantissimi in realtà, solo per citarne alcuni: Giò Ponti, Nanda Vigo, Ettore Sottsass e Bruno Munari.

C: Architettura o Monumento preferito?

C: il quartiere EUR a Roma
A: Fontana di Aldo Rossi a Milano

Studiopepe

C: Cosa vuol dire progettare un prodotto di illuminazione?

C & A: Ogni volta che ci approcciamo al disegno di un nuovo prodotto comincia una nuova sfida. In particolar modo nella progettazione di elementi di illuminazione significa considerare che la forma propria dell’oggetto influirà sul tipo di luce prodotta e quindi sull’atmosfera luminosa. Grande attenzione inoltre mettiamo nella scelta dei materiali.

"Progettare un prodotto
di illuminazione
significa considerare
che la forma propria
dell’oggetto influirà
sul tipo di luce prodotta
e quindi sull’atmosfera luminosa."

C: Com’è stato e com’è lavorare con Contardi?

C & A: La nostra collaborazione ha preso sin dall'inizio una piega costruttiva e inaspettata che ci ha permesso di concludere il progetto della famiglia Stick in tempi relativamente brevi (soprattutto con la pandemia di mezzo) abbiamo davvero apprezzato l’expertise nel risolvere delle problematiche tecniche riguardo la tipologia di effetto luminoso che volevamo ottenere, la collezione Stick proprio per le sue forme lineari e semplici ha richiesto molta attenzione in questa fase delicata per massimizzare l’effetto d’illuminazione finale.

C: Com’è nata la collezione? Cosa vi ha ispirato?

C & A: Ci siamo ispirate a una forma semplice come il triangolo e quindi al prisma  di cristallo che rifrange la luce. 
Ci piace spesso nei nostri progetti partire da degli archetipi, del resto anche Bruno Munari, citato prima tra i maestri, ne ha scritto moltissimo.
Il triangolo equilatero è la forma più semplice e per questo lo troviamo come struttura di base in natura anche nel caso di combinazioni più complesse. Abbiamo dunque declinato questa forma semplice ma non per questo elementare in diverse composizioni che formano la famiglia Stick.

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